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BONUS ristrutturazioni o "Casa"

Il Bonus Ristrutturazioni, che prevede una detrazione pari al 50% delle spese sostenute, sostiene gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Se escludiamo quelli che portano ad un risparmio energetico o ad una messa in sicurezza antisismica, con o senza Superbonus, sono tra i più frequenti in ambito edilizio.

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descrizione

Detrazione: IRPEF del 50% (collegata all’Unità immobiliare)
Limite Max. di Spesa 96.000 € sino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 la percentuale scenderà al 36% con un tetto di 48 mila euro.
Ripartizione: 10 anni
Cessione o Sconto: SI con titolo edilizio entro il 16/02/23

soggetti beneficiari

Possessori e detentori dell’immobile:

  • le persone fisiche;
  • gli enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale;
  • le società semplici;
  • le associazioni tra professionisti;
  • i soggetti che conseguono reddito d’impresa, che possiedono o detengono l’immobile in base ad un titolo idoneo al momento di avvio dei lavori o di sostenimento delle spese, se antecedente.
INTERVENTI

 

Interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr n. 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia):

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia;

Qualora siano effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze, oltre che sulle parti comuni di edifici residenziali.

  • Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
  • Gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia
  • Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • Gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici;
  • Con riguardo alle parti comuni degli edifici condominiali, sono agevolabili, oltre agli interventi appena citati, anche quelli di manutenzione ordinaria.
spese agevolabili
  • Acquisto di materiali, esecuzione dei lavori;
  • Progettazione dei lavori e altre prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento;
  • IVA, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni, le denunce di inizio lavori, Tosap relativa all’area necessaria per l’impianto degli eventuali ponteggi;
  • Oneri di urbanizzazione;
  • Perizie e sopralluoghi;
  • Rilascio del visto di conformità dei dati e dell’attestazione di congruità delle spese oggetto delle opzioni di cessione del credito o di sconto in fattura;
  • Relazione di conformità degli stessi alle leggi vigenti;
  • Redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio;
  • Altri eventuali costi connessi alla realizzazione degli interventi e gli adempimenti posti dal regolamento di attuazione delle disposizioni in esame.
caso particolare

Rientrano nella “ristrutturazione edilizia” gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico.

sconto in fattura e cessione del credito

In luogo dell’utilizzo diretto della detrazione Irpef, per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, le cui spese sono effettuate dal 2020 al 2024, è possibile optare per due scelte alternative:

  • un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi
  • la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

Per cedere il credito o avere lo sconto in fattura, dal 12 novembre 2021 (Decreto Antifrodi) è obbligatorio per il contribuente di richiedere:

    • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta
    • l’asseverazione della congruità delle spese sostenute, da parte dei tecnici abilitati.
    • Le spese sostenute per il rilascio di tali documenti rientrano tra le spese detraibili e possono formare oggetto di opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
      • per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro,
      • per le opere classificate come “attività di edilizia libera” (ai sensi dell’articolo 6 del Dpr n. 380/2001, del decreto 2 marzo 2018 del MIT, della normativa regionale)
      • se il contribuente utilizza la detrazione diretta nella dichiarazione dei redditi

        L’obbligo di richiedere visto di conformità e attestazione della congruità delle spese non sussiste:

La scelta per la cessione del credito o lo sconto in fattura deve essere comunica all’Agenzia delle entrate in via telematica, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

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