L’adozione della metodologia BIM (Building Information Modeling) rappresenta una leva strategica per la transizione ecologica del settore delle costruzioni e dell’impiantistica. Grazie a un approccio integrato e digitale, il BIM consente di progettare, simulare e ottimizzare edifici e impianti sin dalle fasi preliminari, garantendo soluzioni più efficienti sotto il profilo energetico e meno impattanti sull’ambiente.
Attraverso modelli tridimensionali intelligenti e dinamici, è possibile:
Analizzare il ciclo di vita dell’edificio (LCA), riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO₂.
Valutare in anticipo l’efficacia di strategie passive (orientamento, schermature solari, isolamento) e attive (impianti ad alta efficienza, fonti rinnovabili).
Ottimizzare l’uso delle risorse, riducendo sprechi in cantiere e migliorando la gestione dei materiali.
Favorire la certificazione ambientale (es. LEED, BREEAM, CAM) grazie a dati precisi e tracciabili.
Supportare la manutenzione predittiva e la gestione efficiente delle strutture nel tempo (Facility Management), riducendo costi e impatti ambientali.
In sintesi, il BIM trasforma la progettazione in un processo realmente sostenibile, in cui le decisioni architettoniche, impiantistiche ed economiche sono guidate da dati oggettivi e simulazioni affidabili. Un’opportunità concreta per costruire edifici più performanti, resilienti e in linea con gli obiettivi climatici europei.
Attraverso dei software specifici dai modelli federati vengono rilevate le interferenze che siano di tipo geometrico che normativo. I Report uscenti da tali analisi diventano il punto di partenza per la correzione dei modelli. Questo consente di tenere sotto controllo il lavoro di tutti gli specialisti e di risolvere le problematiche di integrazione tra le differenti discipline molto prima che queste arrivino in cantiere.
L’incrocio del modello tra le diverse discipline riduce i tempi legati agli errori in cantiere. Gli automatismi permessi dai nuovi sw si prendono carico dei task ripetitivi – come il computo metrico o l’aggiornamento dei disegni – così il progettista può dedicarsi a compiti che portano un vero valore aggiunto in termini di competenza e creatività. La metodologia BIM garantisce una conoscenza più dettagliata del sistema edificio – impianto, agevola l’individuazione di eventuali problematiche, permette un reperimento immediato della documentazione dell’immobile nel suo livello As Build (modello del costruito post-cantiere); il risultato è sicuramente un’ottimizzazione dei processi di facility management. Negli anni successivi permette nuove riqualificazioni dell’immobile accellerando la fase di conoscenza e analisi.
Il Bim grazie alla documentazione precisa e ai check automatici, elimina quasi completamente le varianti in corso d’opera e viene a costare quanto è stato pianificato (anziché una media del 30-40% più del previsto).
Il modello BIM contiene moltissimi dati di vario genere che consentono un’alta precisione nel computo metrico, e una definizione precisa dei costi e dei dati tipicamente richiesti dalle PA.
Il BIM (Building Information Modeling) è la base su cui si costruisce un gemello digitale (Digital Twin) dell’edificio: una replica virtuale dinamica che integra dati progettuali, impiantistici e comportamentali in tempo reale.
Quando il modello BIM viene collegato a sensori IoT (Internet of Things), si trasforma in uno strumento evoluto per il monitoraggio, l’analisi e l’ottimizzazione dei consumi energetici dell’edificio lungo tutto il suo ciclo di vita.
Grazie al Digital Twin è possibile:
Monitorare in tempo reale i consumi energetici, i parametri ambientali (temperatura, umidità, qualità dell’aria) e le prestazioni impiantistiche.
Individuare inefficienze, dispersioni o malfunzionamenti, intervenendo in modo tempestivo.
Simulare scenari di intervento per ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre i costi energetici e minimizzare le emissioni.
Supportare l’Energy Management continuo con report automatizzati e dashboard interattive.
Integrare sistemi di manutenzione predittiva, migliorando affidabilità ed efficienza degli impianti.
Il gemello digitale abilita così una gestione energetica evoluta, in cui i dati non sono solo raccolti, ma diventano strumento decisionale per migliorare le prestazioni ambientali, aumentare la sostenibilità e rispondere concretamente agli obiettivi ESG e agli standard europei.