Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano per i cittadini e gli enti attivi su un territorio la possibilità di partecipare direttamente al mercato energetico, non solo come “consumers” ma come “prosumers” attraverso la promozione dell’autoconsumo.

Cosa sono le comunità energetiche
OTTIMIZZAZIONE CONTRATTI

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano per i cittadini e gli enti attivi su un territorio la possibilità di partecipare direttamente al mercato energetico, non solo come “consumers” ma come “prosumers” attraverso la promozione dell’autoconsumo.

La RED II definisce le CER come un :

“soggetto giuridico che […] si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo ed è effettivamente controllato da azionisti o membri che sono:
  • situati nelle vicinanze degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che appartengono e sono sviluppati dal soggetto giuridico in questione;
  • i cui azionisti o membri sono persone fisiche, PMI o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali;
  • il cui obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità
    ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari”.
RED II evidenzia come sia necessaria una collaborazione tra i cittadini e i soggetti che già oggi operano in campo energetico, come per esempio le ESCo (come Sacee), i distributori locali o altri operatori industriali.

I vantaggi

L’obiettivo principale dell’associazione è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti o membri o alle aree locali in cui opera la comunità, piuttosto che profitti finanziari.”

per le politiche locali

  • MIGLIORARE L’EFFICIENZA ENERGETICA E RIDURRE LA POVERTÀ ENERGETICA
  • CONSENTIRE UNA FORMA PIÙ ATTIVA DI CITTADINANZA LOCALE
  • PROMUOVERE LO SVILUPPO ECONOMICO LOCALE
  • AGGIUNGERE VALORE ALL’ECONOMIA DEL TERRITORIO

per le pmi o grande industria

  • abbattimento dei costi in bolletta;
  • abbattimento della CO2;
  • Aggiunge valore all’immagine aziendale;
  • Promuove la visibilità sociale sul territorio;
  • Promuove nuove forme aggregative  come quelle dei distretti industriali

Caratteristiche degli impianti ammessi

Possibilità di impianti fino a 1 MWp
Ubicazione degli utenti sotto la medesima cabina primaria
Possibilità di inserire impianti esistenti fino al 30% della potenza complessiva che fa capo alla comunità
Possibilità di repowering di vecchi impianti integrandoli con sistemi di accumulo
Possibilità di partecipare anche da parte di grandi aziende
L’impianto può non essere di proprietà della comunità energetica

Le comunità energetiche possono svilupparsi solamente attorno alle fonti di rinnovabili non fossili, vale a dire:

  • energia eolica,
  • solare termico,
  • fotovoltaico,
  • geotermica,
  • energia mareomotrice,
  • energia idraulica,
  • biomassa,
  • gas di discarica,
  • gas residuati dai processi di depurazione e biogas,

Le Fasi del processo

FASE 1: ANALISI ESPLORATIVA/RICOGNITIVA E RACCOLTA DATI e utenti
FASE 2: La verifica dei pod appartenenza alla stessa cabina primaria
FASE 3: studio di fattibilità
FASE 4: Costituzione legale della Comunità Energetica
FASE 5: realizzazione o revamping degli impianti
FASE 6: richiesta di attivazione e di accesso agli incentivi presso Gse
FASE 7: supporto per la misurazione dei risultati e analisi dati

I vantaggi economici

Risparmio in bolletta

Grazie alla distribuzione dell’energia autoprodotta fra i membri della comunità energetica quest’ultima potrà essere alleggerita dei costi di distribuzione dell’energia e degli altri oneri tipici dei fornitori di energia. Così è possibile abbattere notevolmente i costi in bolletta.

GUADAGNO SULL’ENERGIA PRODOTTA

Produrre energia con un impianto fotovoltaico può rappresentare una fonte di guadagno grazie ai meccanismi incentivanti.

AGEVOLAZIONI FISCALI

Recupero del 50% dei costi di realizzazione per i privati che realizzino un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio. Per le imprese è previsto il superammortamento del 130% del valore dell’investimento.

AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA

I vantaggi economici delle comunità energetiche sono da individuare soprattutto nel fatto che queste associazioni contribuiscono all’indipendenza energetica del paese. In questo modo ci sarà sempre meno necessità di “importare energia” dall’estero.

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